Se “come fare un curriculum convincente?” è una domanda che ha ancora senso per te, nonostante l’evidente cambio socio-tecnologico che renderà vetusti molti lavori impiegatizi, e nonostante tutti gli sproni al lavoro autonomo ed imprenditoriale come unica strada per la libertà finanziaria, allora continua a leggere.
I seguenti accorgimenti sono sla sintesi da alcuni colloqui da alcuni membri delle squadre di selezione del personale di alcune aziende, che ho avuto il piacere di interrogare. Si trattava di aziende che operano nel settore informatico, quindi alcune risposte sono specificamente riferite a tale settore. Ma si tratta del settore più importante al giorno d’oggi, e si tratta di nozioni comunque estendibili ad altri sttori, quindi vale la pena fare bene attenzione.
Un selezionatore mi ha detto che, spesso, si trova ad avere più di 400 email nella casella di posta. Da un lato sorge in lui lo scoraggiamento, data tutta la mole di lavoro che lo attende al mattino, quando comincia lo scrutinio, ma dall’altra parte è pieno di entusiasmo, si dice: “tra questi quattrocentoequalcosa, ci sarà un grande talento, che farà tanto bene all’azienda”; ma ben presto sorge lo sconforto. Perché? Perché si trova a cestinare le email con tanta, troppa velocità.
Il fatto è che con tale mole di candidati, molti reclutatori si sono addestrati (sono stati costretti a farlo) a cercare i grandi “NO” nella lettera od email nei primi 6 secondi.
Sì, SEI secondi, mi è stato confessato. Ovviamente vi è la consapevolezza che in un tempo così breve si rischia di scartare , anche se sulla base di inequivoci indizi negativi, chi avrebbe le doti personali e le competenze per svolgere un ottimo lavoro; ciononostante, la tagliola opera.
Molte aziende hanno bisogno di assumere buoni elementi, ma investire troppo tempo per trovarli è un costo che devono cercare di limitare il più possibile.
Come evitare, dunque, di finire tra gli scarti perché il curriculum vitae non è esempio di originialità ed attenzione?
Non…
1.Presentarsi per una posizione nel Marketing senza avere un profilo “social”
Se non stai costruendoti un seguito su un “social network” almeno, si assume che tu sia un po’ arretrato, e che non capisca come funziona il marketing al giorno d’oggi.
Frequentare congressi, avere una laurea in marketing ed un profilo su LinkedIn non è sufficiente, è men che sufficiente.
Se ambisci ad un ruolo nel marketing, dovresti organizzare eventi, distribuire il tuo curriculum in quanti più luoghi possibile e condividere esperienze, idee e creazioni in un network che non sia LinkedIn. Se non ti piacciono “i social”, allora dovresti crearti un seguito attraverso una lista di email ed/o un sito personale.
Le aziende vogliono avere un’idea di cosa farai se sarai nella loro squadra. Non vogliono sapere cosa sai fare, vogliono vederlo.
2.Presentarsi come designer (di software) o come programmatore senza un dossier con esempi dei precedenti lavori
[Tweet “Non importa dove hai imparato a programmare, importa solo quanto sei bravo a farlo”]
cit. Twitter di B.Obama
Puoi sapere e credere di esser bravo, ma l’unico modo per farlo sapere alle aziende è farlo vedere. Se non condividi qualcosa che hai effettivamente creato, allora dimostri di non sapere creare, lanciare e curare un “prodotto” online.
Va’, fai qualcosa. Crea un tuo sito personale, contribuisci ad un progetto “open source”, condividi i link al tuo lavoro.
Anche se si tratta di un progetto per pochissimi, anche se si tratta di un software che usi solo tu, va bene. Ciò dimostra che sai fare qualcosa e la sai fare evolvere; già con ciò sei davanti all’ 80% dei concorrenti.
3.Iniziare una email con “al Sig./alla Sig.ra” o con “a chi di competenza”
Il più arido degli inizi aridi. Un’ inizio coì fa trapelare che non si è fatta sufficiente attenzione alla politica dell’azienda, al clima che si vorrebbe al suo interno, allo spirito di solidarietà e di corpo. Nelle startup, o nelle aziende di software e che operano online, succede molto spesso che si prediliga un clima informale e di amicizia. L’empatia è, insomma, altrettanto importante delle conoscenze. Ovviamente, il consiglio non si applica ove, a seguito di una ricerca il più approfondita possibile, risultasse che l’azienda è “vecchio stampo”, poco dinamica, poco giovanile, ecc…
4.Scrivere solo all’email generica per le assunzioni
Non fare come tutti, non scrivere solo all’email assunzioni@azienda.com, od all’ indirizzo “ufficio personale, ecc…”. Scrivi ad un paio di membri del reparto di tuo interesse o ad un paio di selezionatori del personale. Questo sia per mostrare che c’è veramente un forte interesse a lavorare in quella data posizione, che per scongiurare il rischio che imprevisti di vario tipo possano far sì che la presentazione del curriculum cada nel dimenticatoio. Sono più coloro che apprezzano un poco di insistenza e tenacia nel richiedere il lavoro, che coloro che sono annoiati dall’invadenza.
5.Fare rilevanti errori di battitura
Come già spiegato in “Come scrivere una lettera di accompagnamento di successo” gli errori di battitura – o peggio, cognitivi- in queste sedi, sono abbastanza gravi. Come già esposto nell’articolo citato, che ti consiglio vivamente di leggere, in quanto prezioso accompagnamento a questo, molti assuntori sono disposti a tollerare qualche lieve e sporadica svista, ma se la cosa è diffusa, o se si presenta in parti salienti del curriculum, come nella descrizione di una precedente esperienza lavorativa, allora ha l’effetto di un pugno nell’occhio. Se ne trae la conclusione che non sussiste un particolare entusiasmo verso il lavoro cui si aspira, e che non si farà un buon lavoro, perchè non si ha alcuna attenzione verso il dettaglio.
6. Allegare un PDF ad una email senza testo
Percepito come orribile ed offensivo. Risulta poco umano, quasi robotico. Dà la sensazione che hai mandato centinaia di email senza fornire il minimo tocco personale, sperando che un’azienda qualunque abbocchi. Comunica: voglio un qualunque lavoro, basta che mi becco uno stipendio. Se mi dici che il 99% della motivazione a lavorare sia il “vil denaro”, hai tutta la mia comprensione… Ma non deve risultare dal tuo curriculum o dalla lettera di presentazione.
7.Scrivere email che non si leggono entro un minuto di tempo
Sii concentrato, evita giri di parole inutili come “Esporrò brevemente le mie precedenti esperienze lavorative” (che si contraddice nell’istante stesso in cui è percepito). Vai al punto, e mostra quello che sai fare (consiglio n.2)
8.Usare cliché inveterati, ma che nessuno capisce
“Lavoratore di squadra”, “motivato a raggiungere obiettivi”. Chi è che, nel compiere un’attività, non è motivato a portarla a termine? Lo sono tutti, quindi perchè scriverlo come un motivo di vanto?
Mi dispiace se non hai trovato un esempio di curriculum vitae, ma spero di averti dato dei consigli più preziosi di quanto non possa essere un semplice “template di curriculum”. Nell’articolo citato (sulle lettere di accompagnamento), analogamente, non troverai un esempio di cover letter, ma molto di più.
Foto di JESHOOTS