Alleluja! Uno scienziato illuminato che ha compreso che il suo ambito di studio e professione non poteva e non doveva fornire tutte le risposte. Meglio ancora: Gregg Braden si è focalizzato su quanto la scienza poteva fare per sostenere e confermare le tesi “paranormali”, “new age” o da balordi creduloni. Sono onorato di essere stato in sintonia con quest’atteggiamento quando scrivevo quali dovrebbero essere, a mio parere, i corretti rapporti tra la spiritualità e la scienza.
Ma ora passiamo alla recensione di La Matrix Divina (The Divine Matrix).
La Matrix Divina è un libro sicuramente importante per chi sia interessato alla Legge di Attrazione, appunto perchè menziona diversi esperimenti scientifici che dimostrerebbero la sua fondatezza. Tra gli altri vi è il celebre esperimento della doppia fenditura. Per chi non ne avesse sentito parlare, l’esperimento avrebbe confermato che gli elettroni si comportano sia come onde che come particelle a seconda delle circostanze cui sono sottoposti e, probabilmente, anche per assecondare le aspettative degli osservatori dell’esperimento stesso. Altri esperimenti descritti proverebbero come le emozioni umane possono modificare il DNA, e che questo, a sua volta, può agire direttamente nel mondo di atomi e particelle.
In altri termini: Il sentimento modificherebbe la materia!
Con buona pace di chi, appunto, bolla le descrizioni delle vibrazioni umane e del loro effetto sulla realtà che ci circonda come farneticazioni da visionari.
Venendo ai difetti del libro, credo che questi dipendano in larga parte dalla traduzione. Mai come nei testi su queste materie, che necessariamente adottano un linguaggio insolito ed innovativo, la traduzione rischia di fare perdere molto dell’atmosfera originaria. In questo caso, inoltre, la traduzione sembra non essere particolarmente curata.
In secondo luogo, in alcuni passaggi si percepisce che l’autore sia solo prestato alla scrittura. Pur “sapendola lunga”, manca del piglio di chi è più abituato a scrivere per professione. Vi sono delle ripetizioni fastidiose ed, a volte, anche quelle che sembrano delle vere e proprie contraddizioni (ma ciò può dipendere anche solo dalla traduzione).
Una sezione in cui i difetti di cui sopra rilevano in modo particolare è proprio quella in cui, dopo avere descritto gli esperimenti che proverebbero che l’Universo sia un unica massa di energia di cui noi siamo parte e sulla quale possiamo avere una decisiva influenza (possibilmente per realizzare le nostre migliori ambizioni), l’autore spiega come fare concretamente ad applicare il nostro volere ed il nostro sentimento per emettere le vibrazioni che realizzerebbero i nostri desideri. Chi ha già delle conoscenze in materia, però, potrebbe facilmente superare quest’ impasse.
In conclusione vi è un utile riassunto da sfogliare ripetutamente per ripassare il materiale, ed una coinvolgente analisi delle grandi paure che noi umani ci portiamo dentro, ed il modo in cui queste ci rovinano la vita. Segue una confortante sezione in cui l’autore ci accompagna per mano alla scoperta della possibilità di vedere drammi e problemi della nostra vita nel loro valore di lezioni.