Leggere un libro in poche ore? Forse si può
Qui si va oltre la lettura veloce. Qui si entra nella lettura supersonica… lascia ogni preconcetto prima di cominciare… 🙂
Vorrei parlarti, espandendo quanto già scritto sulle semplici tecniche di lettura veloce, che rimangono validissime, del “photoreading”, o fotolettura, o lettura fotografica.
Si tratta di una tecnica che consente, appunto, di fotografare le pagine, piuttosto che leggerle. Per cui basterebbero 3 o 4 secondi per leggere un paio di pagine… miracolo dei miracoli, basterebbero 20 minuti, massimo, per leggere un libro di media dimensione. La comprensione, ovviamente, non sarebbe compromessa, anzi, sarebbe anche aumentata.
Nello spirito di estrema onestà che infonde tutti gli articoli di siamouniverso, o che provo ad infondere negli articoli di siamouniverso, devo precisare che sto ancora sperimentando questa tecnica, e non posso affermare, al di là di ogni ragionevole dubbio, che il “photoreading” funzioni perfettamente. Sto riscontrando, però, alcuni risultati positivi. Si tratta più di una sensazione o di un istinto, che di una prova concreta.
Ciò che è sicuro, è che si tratta di una tecnica estremamente utile, e che metterla in pratica non può essere in alcun modo dannoso, soprattutto se la si combina con una lettura normale. Cioè: si può provare la lettura fotografica e poi, comunque, leggere il testo. Ne consegue che si investe un po più di tempo, ma che la comprensione risulta sicuramente aumentata (dato che si è prima effettuata la lettura fotografica, poi quella normale).
Se poi ci si dovesse accorgere che la lettura fotografica dà anche frutti di per sé, allora si sarà scovato un piccolo tesoro. Ripeto: io non ho sicurezze, perché la pratico da un mese circa, tempo che non mi ha dato occasione di riscontrare “prove inconfutabili” dell’efficacia della tecnica.
Ritengo che il campo di applicazione prediletto di questa lettura veloce (x10) sia lo studio di saggi ed istruzioni e manuali, non la lettura di piacere. Ognuno, poi, deve decidere per sé se applicarla anche ai romanzi, in base al tempo a disposizione, al fatto che magari sta rileggendo la storia e quindi non vuole investire tanto tempo nella lettura, o non ha bisogno di riassaporare la “suspence” della prima lettura.
Veniamo al succo…
La tecnica si svolge in diverse fasi:
Fase I- La preparazione.
Consiste nel guardare la copertina, la quarta di copertina ed il sommario, se presente. Con le poche informazioni dedotte da questa analisi, più altre che si sono avute, ad esempio, per sentito dire, o in base ad una delle tante recensioni di siamouniverso, si comincia a scrivere (non sul computer, su carta!) una lista di risultati che si vogliono raggiungere. Meglio ancora: si scrivono delle domande che si hanno sul presunto argomento del libro. Questa lista di domande funziona a meraviglia se si ha già una generale curiosità e conoscenza dell’argomento, ma si ha bisogno di approfondire.
Questo passaggio è utile, perché sia al livello conscio che subconscio ci motiva a leggere con attenzione, soprattutto le parti che, anche indirettamente, possono soddisfare le nostre domande.
Questo è uno dei miracoli che ho riscontrato nella mia breve esperienza con la tecnica: forse non si leggerà e capirà tutto ad una velocità decuplicata, ma di certo ci si imprimono a fondo nel cervello le informazioni che sono vitali. Quando leggi un rigo che risponde proprio alla tua domanda, o che ripercorre un tuo pensiero, l’attenzione e la capacità di memorizzazione vanno “a mille”, te lo assicuro.
Come seconda parte della preparazione, dopo avere formulato le domande, si procede a “spulciare”.
Si fanno dei respiri profondi, ci si tranquillizza, si cerca di entrare in uno stato simile alla meditazione (se non sai cosa è, fatti un favore, clicca qui al più presto)…
E si sfogliano le pagine a caccia di parole in grassetto… di parole in qualche modo legate ai nostri crucci od alle nostre esperienze… si osserva bene il sommario, e le probabili connessioni tra i vari capitoli. Si fa, insomma, come quando in libreria si sfoglia il libro e lo si assapora (cose da appassionati, lo so). Può capitare che si legga qualche pagina intera. Il tutto deve essere molto rilassante… molto in un flusso, senza una meta od un obiettivo troppo specifici.
Fase II-La Lettura Fotografica.
Dopo avere finito con le domande e con l’analisi superficiale di cui al precedente punto, si va al cuore del gioco.
Ancora, ci si rilassa, si chiudono gli occhi, e si afferma (possibilmente come unico pensiero che ci passa per la mente in quei minuti) che si vuole assorbire il libro, che si ha la capacità di farlo, e che si vuole avere risposta alle proprie domande, e comprendere la connessione tra i vari punti che ci sono balzati all’occhio nell’analisi superficiale.
Poi si aprono gli occhi e si tiene il libro ad un angolo di 45° con il busto, a distanza di normale lettura. Dopodiché si sfoca la vista e si guarda al centro del libro. Tale visione si raggiunge immaginando di guardare oltre il libro.
Chiarisco qualcosa sul come si guarda: prova per un attimo a guardare a 5-6 metri, poi mantieni lo sguardo concentrato su un particolare distante e mettiti una mano a 40 cm circa dal viso, continuando a mantenere la focalizzazione a distanza. Se non ti fai “attrarre” dalla mano, questa sarà sfocata (ovviamente non vedrai bene nemmeno il particolare distante, perché ostruito dalla mano).
Proprio questa vista sfocata è quella che devi mantenere durante la fotolettura.
Un altro modo per mantenere questa visione è di cercare di vedere tutti e quattro gli angoli del libro insieme. Così facendo non riuscirai a mettere a fuoco le singole linee e parole (raggiungendo il risultato desiderato).
Quando sei correttamente “settato” con la vista in questo modo, vedrai al centro del libro crearsi l’effetto di una specie di cilindro tridimensionale, sul quale si accavallano parole delle due pagine che hai di fronte.
Ricorda che devi sempre guardare il centro del libro e mantenere questa vista sfocata.
Ricapitoliamo: nella Fase II, ti rilassi, chiudi gli occhi e ti concentri sull’intento di ottenere e capire le informazioni che ti servono. Poi apri gli occhi, sfochi al visione e “fissi” il centro del libro.
Quindi, cominci a sfogliare il libro di modo da concentrarti su ogni due pagine per circa 3 secondi. Così facendo sfogli tutto il libro, mantenendo una velocità costante e respirando in modo profondo e rilassato.
Se dovessi mettere a fuoco su qualche riga o parola, sfoca immediatamente.
E’ consigliabile sfogliare il libro per un minimo di due volte, sempre ripetendo tutti i passi di questa fase 2.
Fase III Riattivazione delle informazioni.
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Ecco che ha da dire wikipedia sul photoreading.
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foto PublicDomainPictures