Dovremmo risparmiare per la pensione? Preoccuparci di variegare i nostri investimenti per proteggerci?
Le vere domande sarebbero, a mio parere: perchè? Abbiamo un desiderio di “sicurezza” semplicemente radicato nella paura?
Pur essendo favorevole al concetto di risparmio e di investimento, sicuramente non risparmio per la pensione. Ciò anche perchè il denaro non è, per me, una fonte di potere e di sicurezza. E sono pronto a morire povero in canna, se del caso. Sto lavorando per creare un senso di Abbondanza tale che non posso avere alcuna paura di soffrire la scarsità, a prescindere dalla quantità di denaro che posso possedere.
Non c’è bisogno di avere una montagna di denaro e di possedimenti per sentirsi sicuri e protetti. Anche una montagna di denaro è estremamente vulnerabile di per sè, come gli eventi degli ultimi anni hanno dimostrato. La capacità interiore di creare abbondanza non è, invece, in alcun modo vulnerabile. Consegue ad una scelta ed a consapevolezza interiori. Finchè si rimane consapevoli, si può scegliere l’abbondanza.
Tornando alla pensione… il punto è che l’intero concetto è fallace. Pensione da che? Perchè? Se non si ha un lavoro nel senso proprio, poi, da cosa bisognerebbe “pensionarsi”?
Credo che le scelte “di carriera” e finanziarie dovrebbero essere focalizzate su due obiettivi:
- Fare ciò che si ama;
- Creare ed attribuire valore al prossimo.
Cerco di perseguire entrambi i risultati contemporaneamente. Perché, quindi, dovrei volere andare in pensione e rinunciare a questi traguardi onorevoli? Perché dovrei abbandonare ciò che mi rende contento e soddisfatto ogni giorno?
Perchè dovrei volere smettere di fare ciò che amo e di condividerlo?
Se ambisci alla pensione, forse vuol dire che percepisci il tuo lavoro come una qualche forma di sacrificio. Se è così, vuol dire che stai sperperando il tuo potere e le tue energie. E perchè farlo? Non realizzi che non c’è alcun obbligo che tu lo faccia? Meriti di meglio! È arrivata l’ora di reclamare ciò che ti spetta.
Insisto: se la tua carriera è qualcosa da cui vorresti ritirarti in pensione, c’è qualcosa che non va nella tua carriera. E quel qualcosa non va esattamente ora, nel momento presente. Quindi è opportuno prendere provvedimenti ora, non tra dieci o venti anni. Dovresti andare dal capo è dire: “mi dimetto!”
Se amassi veramente quello che fai, non vorresti mai andare in pensione. Non pensi di meritare quella vita ideale che sogni confusamente, relegandola al dopo pensione, adesso? Perchè aspettare? Cosa c’è da aspettare, poi, un miracolo? O che la morte ti sorprenda prima? Quando sarai pronto a vivere veramente? Capisci che dipende solo da te il realizzare la tua vita ideale? Finché credi che la cosa migliore sia aspettare, stai pur certo che gli eventi non succederanno, e rimarranno in pausa con te.
La pensione è un funerale per persone morte da molto tempo. Se, invece, si è vivi, non si può andare in pensione. Quando non si è più pronti per vivere, allora si accoglie naturalmente la morte. Ciò è molto meglio che vegetare in uno stato di semi-vita per 20-40 anni.efficienza
H. Keller scrisse:
“O la vita è una magnifica avventura, o non è niente”. Se non ci si sforza di lanciarsi quotidianamente nell’avventura, allora si starà inconsapevolmente scegliendo il niente.
La pensione è un’altra delle bufale consolidate della struttura della società e del lavoro oggi. Un altro motivo per imporci balzelli durante la vita lavorativa, e per mantenerci ingabbiati a giocare secondo certe regole a noi sfavorevoli, che non abbiamo scelto e che ci si fa dimenticare di potere cambiare.