Caro lettore, continua la serie che esplora in dettaglio i sette Chakra ed i vari aspetti del loro significato e della loro influenza sulla vita quotidiana. Non perdere l’introduzione generale sui Chakra cliccando qui, così come l’analisi del primo Chakra fatta nel precedente articolo. Se hai già letto, sei prontissimo per la completa ed avvincente analisi del Secondo Chakra che seguirà.
Rammenta che questo articolo ed il suo linguaggio sono altamente metaforici e simbolici, ma che se saprai “leggere tra le righe” e lasciare andare un poco di scetticismo e materialismo, potrai trarre numerosi spunti pratici. Attento anche alle questioni pratiche poste alla fine dell’articolo, pensate per darti uno stimolo concreto a capire il senso concreto dell’articolo e la sua applicabilità facile e pratica.
Il secondo Chakra: Swadhisthana.
La parola Swa, in sanscrito, significa “il proprio” e la parola Adhisthana significa, “luogo di residenza/dimora”.
Fisicamente, questo centro energetico si trova all’altezza della zona pelvica.
Anche per questo Chakra, si ha una proiezione verso l’esterno: la sua operatività è verso l’esterno dell’individuo.
Nella tradizione, le energie di questo Chakra sono simboleggiate – o costituite- dal colore arancione. Il soggetto sotto il dominio e l’influenza predominante di questo Chakra proietta un’aura arancione per la maggior parte del tempo.
Mangiare cibo arancione (carote, non m&m) dovrebbe rafforzare l’energia del secondo Chakra.
Il secondo Chakra rappresenta l’archetipo dell’interazione con altri singoli individui (ad esempio, ma non solo, nei rapporti amorosi e di amicizia).
L’energia del Chakra, la sua operatività, se preferisci, si manifesta nella legge di causa-effetto e del magnetismo. Agendo sotto l’influsso di Swadhisthana scopriamo che a determinate azioni corrispondono (o dovrebbero corrispondere) delle reazioni, e che attraiamo (anche attraverso la Legge di Attrazione) persone, relazioni ed esperienze che ci servono per crescere e migliorare. Così come con il primo Chakra, anche vivere le pulsioni e le informazioni di questo secondo Chakra segue, a volte, la via del paradosso. Attraverso il primo Chakra (Muladhara), infatti, scopriamo a fondo le nostre relazioni con i gruppi (famiglia, società: tribù), con tutte le loro enormi difficoltà e contraddizioni. E dovremmo superare tutte queste difficoltà e contraddizioni ed emergerne più forti e consapevoli, accogliendo le “forze” che la tribù ci trasmette, e respingendone con serenità e rispetto le debolezze.
Ebbene, attraverso il secondo Chakra, ed attraverso i citati paradossi, dobbiamo apprendere che non sempre a certe cause seguono certi effetti, così come non sempre si attrae ciò (e chi) si ritiene di dovere o potere attrarre. Con il sano sviluppo e con la corretta gestione di questo e degli altri Chakra, però, si apprende ad accettare ed accogliere questi “paradossi”, cioè che non sempre si crea e si attrae ciò che si vuole. L’ accettazione del paradosso, consiste, nel comprendere come l’ottenere risultati diversi da quelli attesi rientri in un piano più grande, e tenda a risultati “migliori” per il nostro sviluppo umano e spirituale.
In altri termini, se “attraiamo” ciò che desideriamo e riteniamo “dovuto”: bene. Se attraiamo l’opposto: bene comunque; vuol dire che vi è un bene ultimo più grande, vuol dire che vi è una lezione da imparare dal contrattempo.
Gli organi e le parti del corpo strettamente influenzati dal Secondo Chakra sono:
Gli organi sessuali femminili e maschili, i reni, la vescica, l’intestino, i fianchi, l’appendice.
Le ghiandole associate a questo Chakra sono le gonadi.
Le disfunzioni energetiche di questo Chakra…
portano infezioni urinarie, sciatica, dolori di schiena, nella parte bassa. Legate ad insufficienze energetiche in Swadhisthana sono anche le disfunzioni sessuali, siano esse di origine fisica e fisiologica, siano esse di origine psichica (sempre che si voglia accogliere questo tipo di dualismo).
L’Elemento vicino alle caratteristiche di questo Chakra è l’acqua.
Il Sacramento associabile al secondo Chakra è la Comunione.
Con la Comunione, infatti, il membro della comunità Cristiana si unisce al corpo di Cristo. Rende sacra la sua appartenenza al gruppo cui appartiene (il gruppo rileva nel primo Chakra) ed, auspicabilmente, assume l’impegno di relazionarsi con i membri del gruppo (i fratelli Cristiani) in modo onorevole e rispettoso. Con la Comunione si accetta la sacralità delle relazioni con gli altri umani, si comprende la lezione spirituale che ogni relazione può portarci.
Altre simbologie:
Il “Chakra 2”, nella Kabbalah ebraica, corrisponde alle due Sefirot collegate alla creazione ed alla sessualità. Contrariamente alla tradizione induista, vi è un dualismo in tale tradizione. Contrariamente a quanto accade negli archetipi induisti, cioè, si mantiene separato il principio maschile da quello femminile, pur riconoscendo l’interconnessione di tali principi, e la definitiva fusione e cooperazione per un fine superiore.
Lo Yin e lo Yang sono altri simboli riconducibili a questo archetipo energetico, fusi insieme, nonostante le loro differenze, per creare il Tutto.
Come leggerai anche nelle seguenti righe… il Chakra rappresenta l’espressione del sè all’esterno nonostante tutti i problemi ed i dualismi, per giungere alle grandi ed Unitarie verità della vita (siamoUniverso).
La grande verità spirituale che il secondo Chakra rappresenta… il grande messaggio che porta è:
“Onoratevi l’un l’altro”
Perchè, se ogni relazione ed esperienza sono parte di un sacro e divino percorso, anche i soggetti più “difficili” che incontriamo hanno una loro nobile funzione. Ricordi la via del paradosso a cui si faceva riferimento prima? Quanto è difficile onorare i nostri nemici… Io mi sono recentemente scontrato con un vero e proprio nemico, uno di quelli che ti fanno pensare all’eliminazione fisica come migliore soluzione ai tuoi problemi… Fortunatamente nono sono arrivato a tanto. Ad oggi ignoro la lezione che tale soggetto mi ha portato, ed il perchè abbia dovuto incontrarlo…
Idealmente, con il corretto funzionamento di questo Chakra, quando si è arrivati a sbloccare il secondo Chakra- in altre parole- si hanno le relazioni più serene e distese con tutti i personaggi che si incontrano. Si riesce a gestire la propria vita in modo fluido senza farsi creare problemi dagli altri, o senza crearli a loro. Si riesce a non percepire nessuna persona come ostile o come un ostacolo alle proprie ambizioni; al contrario: gli altri diventano elementi di cooperazione per i nostri obiettivi ed attraiamo le persone giuste nella nostra vita (con un fluido funzionamento della Legge di Attrazione). Se abbiamo frizioni con altri, riusciamo a superarle rapidamente ed ad elaborare dentro di noi il problema, traendone una lezione o, comunque, migliorando le condizioni della nostra vita in qualche modo. Riusciamo a creare relazioni che soddisfano i nostri bisogni fisici, mentali e spirituali, ed ad essere in armonia con quelle che ciò non fanno.
Un corretto relazionarsi con questo centro di energia ci fa comprendere, tra l’altro, che:
- Sappiamo e possiamo agire con onore ed integrità in tutte le relazioni;
- Che non dobbiamo e possiamo controllare tutto;
- Che non è importante solo e tanto quello che facciamo e scegliamo, ma perchè lo facciamo e lo scegliamo. Volendo richiamare ancora la Legge di Attrazione: è importante la vibrazione in cui siamo quando agiamo, non i fini che vogliamo raggiungere con l’azione.
- Abbiamo un senso sano e corretto di quali e quanti sono i limiti tra noi ed il prossimo.
Quando l’energia del secondo Chakra è sana, in equilibrio e ben gestita si è:
Adeguatamente attrezzati per stabilire le proprie priorità e per perseguirle, anche a costo di scontentare altri.
Capaci di recuperarsi presto e bene dopo traumi e perdite.
Capaci di comprendere come e perchè si fanno e si sono fatte delle scelte di vita.
In grado di creare amicizie e relazioni con chi ci supporta ed incoraggia, lasciando alle spalle (con rispetto ed integrità) le relazioni che ci ostacolano e complicano le cose.
Capaci di stabilire un rapporto con il denaro più sano ed equilibrato, nel quale si rispetta il denaro, e la sua funzione, senza però farsi controllare e schiavizzare dallo stesso. Si riconosce, insomma, il denaro come energia e mezzo di sostentamento, ma nulla di più. Per saperne di più prova senza rischio la lettura di “La Scienza della Ricchezza”.
Quando l’energia del Chakra è prorompente si è:
Emozionalmente instabili ed esplosivi, eccessivamente ambiziosi (a costo di calpestare il prossimo), troppo presi dai propri ideali, manipolatori.
Quando l’energia del Chakra è carente si è:
Preda di timori eccessivi, timidi, sfiduciati, dipendenti dall’approvazione del prossimo, pieni di sensi di colpa e di risentimenti.
Seguono domande-questioni per approfondire la conoscenza del Chakra
Oltre a meditare ed a portare, durante la meditazione, l’attenzione sulla zona del corpo in cui vi è il secondo Chakra, per risolvere i problemi del secondo Chakra, e riequilibrare il Chakra n.2, ti invito a considerare le seguenti domande, ed a dargli risposta. Nessuno ti controlla, e ci metti solo pochi minuti (o qualche ora, se vuoi andare un poco più a fondo).
Eccole:
Sto veramente seguendo la carriera/svolgendo il lavoro giusto per me?
Sono sposato con la persona giusta? Perchè?
Vivo nel luogo ideale?
Sono dominato dalla paura o dall’amore? (Clicca qui per capire qualcosa in più su questo dualismo)
So prendermi cura di me stesso?
Devo e posso trovare un compagno di vita?
Questo rapporto mi sta dando energia, o mi sta eccessivamente svuotando di energia?
Sto compromettendo parti importanti di me stesso, al fine di mantenere potere, stato o denaro?
Sento di essere assistito da “qualcosa di più grande”, o sono solo su questa terra e nelle mie scelte?
Secondo quali criteri stabilisco le scelte giuste da fare?
La mia situazione attuale mi sta sminuendo? Sta sminuendo la mia autostima? perchè?