Allora ho cambiato opinione rispetto ai precedenti articoli? Non penso più che i metodi su come diventare ricchi velocemente che alcuni vendono in internet siano una truffa? No, confermo che per guadagnare molto bisogna instaurare un procedimento e non credere nella botta di c@#lo del singolo grande evento. Nell’articolo, così come nei precedenti due, esploro un aspetto importante per avviarsi a fare molti soldi, ma si tratta di uno dei tanti ingredienti, facili da capire, un po meno da applicare veramente, che insieme portano ad un grande successo finanziario.
Se vuoi avere conoscenze maggiori che ti consentano di diventare ricco, continua…
Diversi libri sulla gestione del tempo suggeriscono di attribuire un valore monetario ad ogni ora del tuo tempo. Si tratta di una applicazione del concetto per cui “il tempo è denaro”. Sostanzialmente, attribuisci valore ad un’ora del tuo tempo e, sulla base di ciò, scegli cosa fare e cosa non fare. Applicando il principio al guadagno di denaro, se vuoi aumentare i tuoi introiti devi decidere che un’ora del tuo tempo vale di più di quanto non valesse prima e cominciare a fare lavori per cui potresti essere pagato di più per ogni ora. Se, per esempio, guadagni €30 l’ora e vuoi guadagnare €60 l’ora, devi cercare il modo di fare un maggior numero di ore pagate €60 e sempre meno ore pagate €30.
Io utilizzo questo metodo del “valore orario” per decidere con che mezzi viaggiare, cioè per stabilire quanto valga la pena risparmiare per i costi di viaggio quando ciò implica un investimento di tempo molto superiore, prima lo utilizzavo anche per valutare le fonti di guadagno.
Recentemente ho ridimensionato questo paradigma dell’ attribuire un valore a ciascuna ora ed ho concluso che, per la ricerca di maggiori guadagni, è un sistema fallace. Addirittura, direi che è uno dei metodi, o paradigmi, più sbagliati da adottare per migliorare la propria situazione finanziaria.
Nel lungo periodo causa più danni che benefici.
Cosa c’è di bene nell’agire secondo la regola “il tempo è denaro”?
Il paradigma può aumentare la focalizzazione e concentrazione nella ricerca di maggiori guadagni. Se ti convinci che una tua ora vale €60, sarai più pronto a renderti conto di tutte quelle cose che fai il cui ritorno è inferiore ai €60. Potrai procurarti più ore lavorative da €60 con maggiore facilità. Ti renderai conto che stai facendo attività sottopagate e sarai più pronto tagliarle alla tua abitudine quotidiana, od a pagare altri per farle. Del resto, se vuoi guadagnare €60 ad ora devi fare sempre meno lavoro pagato di meno, abbastanza ovvio, non è vero?
Si tratta di un un paradigma utilissimo se hai o vuoi avere una tua attività; è molto meno utile se lavori per altri.
Lo si vede nei casi in cui i lavoratori di grandi aziende hanno una bassissima produttività dato che, indipendentemente dalla qualità e quantità del loro lavoro, sono pagati la stessa cifra.
Cosa c’è di male nell’agire secondo il paradigma “il tempo è denaro”?
Il grande problema con il paradigma in questione è che se dici a te stesso che una tua ora vale €60, automaticamente ed implicitamente ti stai dicendo che una tua ora non vale €100 o €200 o, perché no, €10.000. Ti stai automaticamente programmando l’inconscio, limitando il numero di opportunità che potrai notare. Ti metterai nella condizione di non avere l’attenzione per individuare eventuali idee che ti potrebbero fare guadagnare €10.000.
Le ignorerai completamente.
[Tweet “Se stabilisci che puoi guadagnare €60 per ora, allora ragionerai e percepirai in termini di €60 orari”]
Questo approccio ti aiuta per stabilire e rafforzare una base dalla quale partire, ma ti impedisce guadagni di molto superiori.
Si tratta di un equilibrio fallimentare. Notarlo mi ha fatto abbandonare questo tipo di approccio; in nessun modo portare i propri guadagni da €40 a €60 orari può giustificare la perdita di un certo numero di guadagni orari di €10.000.
Ricorda che un’ ora di €10.000 equivale a 200 ore di €50: un intero mese di lavoro! Sarebbe forse meglio guadagnare €20 ad ora e, raramente, €10.000 orarie, piuttosto che far sì che la maggior parte delle ore siano pagate €60 ma perdere la possibilità di guadagnare €10.000 in un’ora. Ciò pregiudica seriamente la possibilità di raggiungere una grande ricchezza.
Il vero rischio sul lungo termine non è tanto quello di non avere trasformato la paga dalle €20 orarie alle €60 orarie; il vero rischio è quello di perdere la possibilità di guadagnare €10.000 per un’ora, anche solo qualche volta. La maggior parte delle persone perde radicalmente quest’ultima possibilità, perché questa è al di fuori del suo radar, così come la maggior parte delle persone ritiene che essere un lavoratore stipendiato sia un’attività a basso rischio, mentre invece essere un lavoratore autonomo o un imprenditore sia un’ attività ad alto rischio, quando la verità è esattamente l’opposto. Uno dei motivi per cui ho scelto di diventare imprenditore è proprio la considerazione dei rischi nascosti insiti nel lavoro stipendiato.
Essendo imprenditore è possibile avere ore da €10.000, mentre è quasi impossibile averle da dipendente. Hai avuto il piacere di guadagnare €10.000 in un ora qualche volta quest’anno?
Quanto è raro per uno stipendiato a €50 orarie di godere di un’ora da €10.000 nell’intera carriera?
Direi molto raro; ma –questo è il punto fondamentale- non perché non esistano le possibilità, bensì perché le credenze limitanti e le abitudini impediscono completamente di vedere queste opportunità. Il solo credere e convincersi che queste opportunità esistano e che siano possibili apre letteralmente le porte all’eventualità che si manifestino nella tua vita. Ancora torna l’operare della Legge di Attrazione.
Devi convincerti che non hai bisogno del permesso di nessuno, ma solo del tuo, per avere un’idea e da mettere in pratica in un’oretta che ti frutti €10.000. Queste idee sono possibili, sono sempre esistite, ma non le noterai finché non cambierai la tua prospettiva mentale. Adesso, mentre leggi, questa opportunità ti sta sbattendo in faccia, ma non la riconoscerai finché non acquisirai una adeguata forma mentale. Analogamente a quanto succede ad un daltonico che semplicemente non può percepire alcuni colori. Quando ti lasci andare e accogli veramente l’idea che un ora del tuo tempo può valere €10.000 o più euro, immediatamente noterai questa opportunità, probabilmente nelle prime 48 ore.
Se sei ancora interessato al come diventare ricchi, continua…
Cosa c’è di orrendo nel paradigma “il tempo è denaro”?
Che cos’è, poi, tutta questa storia di €30 o €50 ad ora? Chi determina veramente quanto vale un ora del tuo tempo?
Se sei un professionista puoi, entro certi limiti, decidere qual è la tua tariffa. Ciò può essere anche comodo se fatturi ad ore, ma ricorda che non è l’unico modo di ragionare, e che il tuo lavoro non deve valere sempre quella data quantità di euro per ora. Se ragioni così, perderai occasioni lucrative.
Se sei un impiegato, il tuo salario diviso per le ore lavorate -non dimenticare di includere quelle per il trasporto- determina quanto vale una tua ora di lavoro.
In questa situazione di stipendiato, che ho prima chiamato altamente rischiosa, hai due problemi:
Innanzitutto, devi fare lo sforzo mentale di uscire dalla trappola della valutazione strettamente oraria del tuo tempo; in secondo luogo, devi superare la situazione in cui non hai nessun incentivo per aumentare il valore delle tue ore lavorate.
Di cosa sto farfugliando? Mi spiego…
Anche se riuscissi ad avere una produttività di €10.000 in un’ora, non ne avresti alcun beneficio, perché riceversti i tuoi soliti €20 ad ora, mentre gli altri €9980 costituirebbero un’utile per l’azienda. Gli imprenditori, gli artigiani ed i liberi professionisti percepirebbero l’intero guadagno.
Quindi, chi è che si avvantaggia dell’ idea che una certa ora abbia un determinato valore fisso? Se ne avvantaggia colui che ottiene la differenza tra il valore da te prodotto e la paga oraria che ti corrisponde. Dato che c’è questa enorme sproporzione tra la creazione del valore ed i benefici derivanti, ner risulta enormemente limitata la volontà e la possibilità di generare idee che possano produrre in un’ora €10.000. Del resto, se non puoi ottenere il vantaggio di tutto il valore che crei oltre all’ammontare della tua paga oraria, perché dovresti sforzarti di creare tale valore in eccesso?
[Tweet “La soluzione è di cominciare a pensare come imprenditore anche se sei impiegato”]
Non dovresti usare la tua attuale condizione di impiegato per impedirti di accrescere le tue finanze. Come in ogni ambito della crescita personale, non bisogna concentrarsi sulle scuse e sui problemi, ma darsi da fare per trovare e creare le soluzioni. Troverai consigli del genere in ogni buon libro di crescita personale; anche all’interno di altri articoli del sito sono scritti consigli analoghi.
Tornando alla questione del fare denaro e del diventare imprenditori anche essendo degli impiegati: dovresti cominciare a considerare la possibilità di trovare idee e soluzioni che producano molto più valore o grandi risparmi per l’azienda, nonchè capire e credere che sei titolato ad una fetta di questi grandi valori come aggiunta rispetto al tuo guadagno orario.
Se, ad esempio, trovi una soluzione che consente all’azienda di risparmiare €20.000 in un anno, sarebbe doveroso che ottenessi un bonus di almeno €10.000. Le dinamiche del lavoro e dei rapporti interpersonali nelle aziende impediscono che i dipendenti facciano proposte e ragionamenti come quelli ipotizzati sopra. A rendere la situazione più difficile si aggiunge, ovviamente, anche la possibilità che il dipendente abbia la paura del rifiuto da parte dei superiori, oppure che abbia paura della reazione dei colleghi, che potrebbero considerare una proposta del genere come una follia oppure come un volersi mettere in mostra. Invito gli eventuali impiegati che leggono a superare queste remore. Se io avessi degli impiegati che mi mostrassero l’audacia e lo spirito di iniziativa di propormi una loro idea che consenta un guadagno o risparmi di più di €10.000, sarei ben contento di pagarli €10.000.
Se non assumi questo tipo di mentalità e se non hai chiara nella tua mente la possibilità di accordi del genere; se non credi che queste idee possano essere pagate per il valore che apportano e non per il tempo che ci è voluto a realizzarle, allora non avrai mai lo stimolo crearle.
Se io fossi un impiegato, cercherei sempre di trovare soluzioni da €10.000, e farei di tutto all’interno dell’azienda per farmi notare da chi ha il potere di elargire bonus del genere. Cercherei sempre metodi semplici e facilmente implementabili per cui l’azienda possa guadagnare più, e chiederei di essere pagato una somma extra, o di essere pagato in percentuale sui guadagni ottenuti dall’azienda implementando quanto da me proposto. Ciò potrebbe voler dire fare networking all’interno dell’azienda per capire chi possa elargire questi bonus. Proverei a rivolgermi ad investitori esterni, poiché chi ha un interesse diretto alle sorti economiche dell’azienda non dovrebbe volere tralasciare idee che possano generare profitti o risparmi.
Se l’azienda non consentisse queste soluzioni utili e flessibili, cercherei di cambiare lavoro ed entrare in un’azienda più aperta. Fortunatamente esistono aziende dinamiche e flessibili, e non c’è nessun motivo per continuare a rimanere in azienda arcaica ed inflessibile.
In conclusione:
[Tweet “Non tutte le ore sono uguali: gli introiti non dipendono dalle ore lavorate, ma dal valore creato!”]
In un mese posso guadagnare meno che in una ora ispirata. È da tempo che non penso al pagamento orario. Le ore del mio tempo possono valere €0, o molto di più, a secondo di quello che faccio in quella determinata ora. Non sono pagato quando scrivo questi articoli o quando rispondo alle richieste dei lettori, ma creo il valore di intrattenere ed aiutare lettori, il quale valore crea i presupposti per ritorni importanti nel futuro. Il concetto di una tariffa oraria mi è assolutamente estraneo. È importante precisare che i guadagni derivanti da un’idea avuta ed applicata in un’ora o poco più, possono venire molto tempo dopo di quando si hanno queste ottime idee. Sarebbe opportuno avere fiducia nelle proprie trovate e dedicarvisi sempre: se l’idea fallisce –cosa che succede, ed alla quale è bene fare l’abitudine- si sarà persa qualche ora, ma si sarà imparato qualcosa; in altri casi sarà possibile avere un qualche guadagno; ma quando arriverà la famosa idea geniale, si sarà recuperato il tempo investito, anche economicamente, e si sarà avuta una grandissima soddisfazione.
La cosa affascinante e stimolante è che si possa avere questa famosa ora da €10.000; ciò rende la strada imprenditoriale così stimolante e divertente è che sarà sempre possibile avere una di queste idee fruttuosissime.
Non sarebbe bello lavorare ogni giorno con la possibilità che quel giorno si possono guadagnare €10.000 all’improvviso? Se guadagni intorno ai €30 l’ora, si tratta di una prospettiva estremamente allettante. Il fulcro dell’articolo è che le ore da €10.000 non sono così assurde ed irragiungibili.
Insomma, questo altro consiglio su come diventare ricchi sfondati?
Indipendentemente dal fatto che tu sia un impiegato, un artigiano, un commerciante od altro tipo di imprenditore, non limitare i tuoi introiti, vincolandoli a tariffe orarie. Se ti liberi veramente da questo paradigma restrittivo, avrai più possibilità di apprezzare e godere di quelle idee da €10.000. La cosa essenziale è consentirti di manifestarle ed ottenerle.