Caro lettore, per la prima volta presenterò una parabola Zen con un commento. Si tratterà di una serie di articoli molto lunga. Ma se avrai la pazienza di seguire tutti e 3 gli articoli, capirai molto meglio cosa significa la meditazione e cosa significano l’equilibrio e la pace interiori.
Se vuoi sapere qualcosa in più sul come praticare la meditazione, clicca qui. In questa serie di articoli, invece, si intende la “meditazione” come uno stato di elevato equilibrio ed armonia, il quale è raggiungibile con le tecniche di meditazione. Insomma, questo articolo ed i seguenti spiegano in profondità perchè meditare e cosa si può raggiungere facendolo.
Ecco la parabola:
C’era una volta un uomo che stava in piedi sulla cima di un’alta collina.
Tre viandanti che passavano da quelle parti lo videro, e cominciarono a fare congetture su di lui.
Il primo disse: “Forse ha perso uno dei suoi animali”.
Il secondo disse: “No, probabilmente sta cercando uno dei suoi amici”.
Il terzo disse: “Sta lassù semplicemente per godersi l’aria fresca”.
I tre viandanti non riuscivano a concordare, quindi continuarono a discutere lungo tutto il tragitto che li portava in cima alla collina.
Il primo chiese: “Buonuomo che stai qui in piedi sulla collina, hai per caso perso uno dei tuoi animali?”
“No, signore, non l’ho perso”.
Il secondo gli chiese: “Hai forse perso uno dei tuoi amici?”
“No signore, non ho nemmeno perso uno dei miei amici”.
Il terzo viaggiatore gli chiese: “Non sei forse qui per goderti l’aria fresca?”
“No, signore”.
“Cosa fai qui, allora, dato che hai risposto no a tutte le nostre domande?”
L’ uomo rispose: “Sto semplicemente in piedi”.
Bene, torneremo sulla parabola e sulla sua interpretazione tra poco… Ma ora proviamo a dare una risposta alla famosa domanda: Cosa significa essere in meditazione?
Essere in meditazione significa essere in armonia all’esterno così come all’interno. Essere in meditazione è essere in armonia. Essere in meditazione è essere l’armonia.
Oggi, moltissimi non sono in armonia. Sono dilaniati da pulsioni contrastanti e, per questo, non riescono ad essere una unità armonica, ma sono una molteplicità.
Essendo una molteplicità, non si è in pace e non si è in meditazione. Essendo una molteplicità non si ha interezza e tranquillità.
Attraverso la meditazione si tende ad essere sereni, in pace, e senza conflitti interiori.
Solo dopo avere acquietato i conflitti interiori si può tendere ad eliminare i conflitti esteriori: con gli altri, con le esperienze e con le cose.
Chi non avverte conflitti tra ragione e sentimento, tra sessualita e ragione? Per essere veramente sereni (quindi in meditazione) bisogna far cessare questi conflitti e far sì che gli elementi che ci contraddistinguono (ragione, sentimento e sessualità) siano in armonia. Dopo il raggiungimento di tale armonia si raggiunge la felicità.
Se riesci a portarti in armonia, ed a cessare di essere molteplicità per diventare unità, diventerai una onda compatta di energia, senza oscillazioni e senza alti e bassi. Riuscirai a comprendere e cogliere l’armonia nella natura e negli eventi, accetterai le cose senza giudizio e senza resistenze negative e nocive.
Riesci alla fine ad accettare l’esistenza per come è ed a gioirne, senza confusione mentale, senza la polemica ed il frastuono che la tua mente, i tuoi sentimenti e le tue pulsioni creano.
Con una pratica costante della meditazione (intesa sia come tecnica, sia come stato) riesci a riconciliare i vari elementi che ti compongono, riesci ad avere armonia in te. Solo dopo questa armonia, come già accennato, avvertirai l’armonia e la positivita all’esterno.
Ma come è possibile che noi umani siamo così disarmonici? Come è possibile che i tre elementi “cervello-cuore-genitali” (ovvero: ragione, sentimento e pulsione) si siano separati ed abbiano cominciato a combattersi?
Foto di Sudarshan Bhat e terimakasih0