Ti propongo, poco prima che cominci il delirio collettivo della spasmodica ricerca di regali di natale, di prendere i tuoi cari in disparte e di comunicare loro che:
sono dispensati dal dover pensare ad un regalo di natale per te, anche perchè loro non ne riceveranno da te.
Io quest’anno ho già dato questa comunicazione, liberandomi da un peso. Sì, perchè erano anni che la completa assurdità di questa festa di consumismo spicciolo mi aveva colpito con tutta la sua ovvietà; ma per non creare problemi, per non dare notizie “shock” e per mantenere l’equilibrio delle cose non avevo mai sollevato la questione. Il risultato era che mi affaccendavo a fare regali non sentiti, non scelti con la migliore cura (poichè la fatidica data incombeva), e magari più cari del necessario.
Perchè il natale come è concepito in gran parte del mondo occidentale non ha alcun senso?
Per cominciare, ammesso che qualcuno ci pensi ancora alla nascita del Cristo, questa non avvenne il 25 dicembre, bensì in agosto. Fu fissata al 25 dicembre per farla coincidere con delle feste pagane che si celebravano in epoca romana, tra gli altri motivi. Ma questa è una questione il cui approfondimento non rientra tra gli scopi di quest’articolo.
Poi, lo scambio di regali non ha alcuna base nelle vicende storiche, forse è stato adattato alla vicenda dei Re Magi.
Infine, non c’è alcuna glorificazione del Cristo, o di sentimenti e valori spirituali nell’atto di darsi i regali.
Vabbè, ma che guastafeste, si mangia, si sta insieme….
Ok, egregie finalità, ma è necessario scambiarsi i regali per stare insieme?
Cioè il capitalismo occidentale, tra i tantissimi bisogni fasulli che ci ha imposto, ci ha anche imposto quello per cui dobbiamo comprare delle cianfrusaglie per avere il permesso di vedere i nostri cari?
Non sarebbe più semplice ed efficiente vedere i nostri cari, per esempio, una giornata intera sottratta al compito di fare i regali PIU’ la tradizionale sera della vigilia e/o al pranzo del 25?
Non sarebbe ancora meglio partire dalla provocazione di quest’ articolo e concentrarsi ad eliminare attività inutili, dispendiose e che abbiamo acriticamente ereditato dall’ “opinione comune” e vedere i nostri cari ancora di più? (non tramite social networks!)
Ancora non sei convinto che eliminare lo scambio di regali sia un’idea valida…
Allora andiamo ai pro e contro del fare i regali:
PRO
Mi piace fare i regali!
Ottimo, convengo. Fare regali è un modo per manifestare amore, affetto, solidarietà e partecipazione agli interessi ed obiettivi del destinatario del regalo. Ma perchè non creare qualcosa? O, al massimo, farla creare? Quasi tutti sanno fare qualcosa, che forse troppo spesso reprimono nel tran tran quotidiano. C’è chi sa scrivere poesie, chi sa disegnare o pittare, chi sa ricamare e chi sa cucinare.
Non sarebbe bello, ad esempio, regalare una torta magnifica? Bella da vedere? Introvabile nelle pasticcerie del luogo in cui abiti?
Non sarebbe entusiasmante riaggiustare un vecchio mobile del fortunato destinatario al quale per forza un regalo è dovuto e pittarglielo con fantasie originali?
Se poi il punto è che godi nel fare shopping (e succede anche questo) il consiglio è piuttosto di interrogarti sul se non ci sia qualcosa che non va, qualche carenza che cerchi di riempire con l’arraffare sempre e sempre più cose nuove.
E se veramente ti piace fare regali, e non vuoi proprio crearli, piuttosto che comprarli, non sarebbe meglio farli quando ti va di farli, quando hai veramente qualcosa da comunicare? Se ti piace fare regali sai sicuramente che è meglio farli quando si presenta un’occasione speciale, quando trovi qualcosa di particolarmente interessante o quando hai bisogno di trasmettere dei sentimenti, piuttosto che quando tutti lo fanno perchè si deve fare.
E’ un modo per stare a contatto con i cari!
A quest’ obiezione è stato ampiamente controbattuto sopra.
Ai bambini piace la tradizione dell’attesa di Babbo Natale!
Questa è l’argomentazione alla quale mi costa di più controbattere. Io stesso ho vissuto tante vigilie come dei sogni. Mio padre era bravissimo a farmi credere nell’esistenza di Babbo Natale, nel mistero della sua venuta e del suo volo con la slitta (ebbene sì). Mi ha regalato dei momenti meravigliosi, mi faceva gioire doppiamente: per i regali e per l’atmosfera che creava.
Chi vorrebbe negare gioia e divertimento a figli e nipoti?
Vero. Ma ogni genitore sa che vi è la responsabilità di ciò che si insegna ai figli. Ed in quel rituale cosa si trasmette?
Che per volersi bene bisogna farsi dei regali?
Che per essere felici bisogna accumulare roba?
Che per essere felici si deve soddisfare un desiderio ed immediatamente rimpiazzarlo con un altro, in una affannosa corsa ciclica?
Che la venuta del Cristo non si celebra pensando a ciò che ha significato, e dovrebbe ancora significare per l’umanità, ma al nuovo modello di un qualche giocattolo? (Non si tratta assolutamente di un messaggio bigotto. I lettori del sito sapranno cosa penso delle religioni. E’ ciò che Cristo rappresentava, e che la (le) chiese hanno interpretato a loro piacimento ad essere importante).
Quindi. Partendo dal presupposto che dobbiamo volere dare la massima gioia ed armonia ai bambini, sarebbe forse il caso di dargliela con un po’ più di consapevolezza. Per esempio coinvolgendoli nella costruzione/creazione di qualcosa. Oppure, ancora meglio, facendoli partecipare ad operazioni di volontariato o beneficienza…
Sarebbe così strano ed utopistico pensare a dei bambini contenti di dare (anche il loro tempo) a bambini meno fortunati, e credere che possano gioire nel farlo? Data la grande elasticità ed umanità dei bambini, io credo di no
CONTRO
Il tempo sprecato
Setacciare le città alla ricerca di quel “regalo perfetto” o di quella misura perfetta… “Investire” giornate intere per cercare i regali?
In un tempo in cui la maggioranza di persone lamenta la scarsezza di tempo mi sembra veramente assurdo che ci si possa concedere il lusso di spendere tempo alla ricerca di regali…
Inquinamento
La benzina, l’olio, la polvere dei freni delle auto… Sempre, per questa essenziale ricerca dei regali? Già credo che nelle città italiane vi sia la tendenza ad abusare dell’ auto. Siamo sicuri che aggiungere a questo utilizzo già eccessivo l’ulteriore bonus natalizio sia una buona idea?
La plastica degli imballaggi, la carta, gli altri materiali spesso inquinanti di cui sono composti molti di questi preziosi regali… Sono altri costi di questa folle corse, ai quali, purtroppo, spesso non si pensa.
In questo articolo propongo di sposare la filosofia del decluttering, ossia quella di trovare il gusto nalla semplicita
In chiusura prego i commercianti che non me ne vogliano. E spero di non avere smorzato gli entusiasmi… Ma spero almeno di avere fornito degli spunti di riflessione, non solo sul Natale, ma su tante usanze, tradizioni ed abitudini che spesso sposiamo senza la minima critica, e senza farci sfiorare dall’idea che esisterebbero non uno, ma molti modi, di fare le cose in maniera più sana armoniosa, rispettosa per l’ambiente e, soprattutto, felice ed educativa.
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