Finalmente giungiamo alla conclusione di questa serie sui Chakra, analizzando il settimo Chakra. Come negli episodi precedenti, faremo il possibile per cogliere il significato del settimo Chakra, e per applicare le conoscenze così acquisite al fine del miglioramento della vita quotidina. Non sottovalutare le riflessioni concrete scritte in fine per dare un’applicazione ai concetti simbolici ed astratti (solo apparentemente) che leggerai.
Ecco l’analisi completa del settimo Chakra, Sahasrara:
La parola Sahasrara, in sanscrito, significa “mille”. Il numero è da intendersi figurativamente, nel senso di “moltissimi”. Ciò significa ancora, metaforicamente, che questo Chakra è enorme, vasto… sconfinato.
Fisicamente, questo Chakra si trova nella parte superiore della testa, nella “corona”. La particolare natura di questo Chakra lo colloca, a mio parere, anche fuori dalla testa, nell’area sovrastante e circostante. Infatti, questo è il Chakra di collegamento con le Energie dell’Universo, una sorta di antenna, e come tale non può che estendersi al di fuori del corpo fisico e fondersi con ciò che esiste in prossimità di esso.
Un rimedio al disequilibrio del settimo Chakra, sarebbe il mangiare cibo viola chiaro.
Le energie sprigionate da Sahasrara del suddetto colore, per cui il soggetto con un’attività predominante del Chakra emette un’aura prevalentemente viola.
Il suono associato al Chakra è: Om.
Se l’archetipo del sesto Chakra è la maturazione spirituale, l’archetipo del settimo è l’illuminazione spirituale.
Il soggetto con il sesttimo Chakra aperto e completamente attivo, è perfettamente consapevole della propria essenza spirituale e metafisica. Tale essenza è sentita, quindi la spiritualità e l’intangibile diventano parte essenziale della vita del soggetto con un Chakra della corona sviluppato; tale soggetto riceve guida ed ispirazione costante dal mondo spirituale. Con il settimo Chakra attivo si cerca (e trova) spesso il contatto con il Divino e si vive in uno stato di leggerezza e grazia, nel quale i gesti gentili ed altruistici sorgono spontanei ed aumentano tale stato di grazia, in un circolo virtuoso. Attraverso questo Chakra si iceve l’Energia cosmica, e si ha sempre forza e volontà per affrontare le sfide della vita, siano esse emozionali, fisiche o mentali.
Attraverso le spinte del settimo Chakra comprendiamo che la realtà non è quella che sembra, e che al di là dell’ illusione di quanto è tangibile vi è ben altro, e realizziamo la sostanziale positività dell’esistenza, nonchè il fatto che Tutto è connesso e “vibra” in modo interdipendente; tali realizzazioni non possono che portare e fortificare lo stato di grazia e serenità di cui si scriveva poche righe sopra.
Le realizzazioni ed intuizioni menzionate, è il caso di chiarirlo, sono squisitamente emozionali ed intuitive: non vi è spazio per logica e calcolo. La logica ed il calcolo hanno un ruolo importante nel funzionamento del sesto Chakra, molto prossimo a Sahasrara, ma non in quest’ultimo.
Quando questo Chakra è aperto l’ ego è finalmente trasceso. Il Chakra è un portale di scambio energetico tra noi e tutto il resto del cosmo. Attraverso di esso riceviamo l’essenziale energia dell’Universo – aiutati anche dalla meditazione– e restituiamo le nostre forze al Creato, stante l’interdipendenza di Tutto.
Occorre dire che il risveglio spirituale profondo connesso al settimo Chakra può anche essere difficile ed in qualche modo sconfortarci: significa pur sempre adottare una visione del mondo radicalmente diversa da quella che si era sposata precedentemente. Questa possibile “crisi mistica” che accompagna il risveglio spirituale è descritta qui. La crisi si produce perchè sorge una “voce interiore” che contrasta con le sedicenti “autorità” del mondo esteriore.
I mille petali…
Bisogna precisare che il risveglio spirituale di cui si tratta qui non ha nulla a che vedere con la religione o l’appartenenza ad una religione. La religione è un’istituzione o gruppo che mira, innanzitutto, alla propria sopravvivenza, e solo in via marginale, se avanzano abbastanza tempo e risorse, si occupa dell’evoluzione delle singole anime facenti parte del gruppo (e, purtroppo, raramente vi è l’attenzione all’evoluzione profonda dei singoli membri della comunità ecclesiale). L’appartenenza ad una chiesa è attività “da primo Chakra”, nella quale l’individuo si rapporta ad un gruppo per trarne forza ed identità. L’evoluzione spirituale che si verifica quando Sahsrara è attivo è individuale e solitaria, pur se il suo risultato è il raggiungimento di una grande armonia e coesione con tutto ciò che esiste. Molti ricercatori spirituali sono convinti che il pianeta, in questa cosiddetta “era dell’acquario” sia coinvolto in uno stadio di risveglio spirituale generalizzato, e di allontanamento dalle religioni intese, come purtroppo spesso sono e sono state, un mezzo di limitazione e controllo delle potenzialità umane.
Il Chakra dei mille petali ci consente di liberarci dalla paura e dall’ansia (forse distruttive, come meglio chiarito qui), e di vivere in serenità e beatitudine. Non potrebbe essere diverso quando si comprende che la nostra vita e le nostre azioni fanno parte di un immenso Tutto, o di un piano grande e perfetto. Quando il Chakra si riattiva cominciamo a sentire la Gratitudine ed a volerla praticare.
Non perdere degli importanti consigli sulla Gratitudine.
Il coronamento dell’ “utilizzo” di questo Chakra è quello di collegarci con il mistico ed il Divino, pur rimanendo saldamente ancorati alla terra, ed alle cose materiali che essa rappresenta. Insomma, il massimo sviluppo del settimo Chakra ci connette al corretto bilanciamento del primo Chakra, e viceversa. Se hai letto questa serie sui Chakra, ricorderai che spesso si è detto che anche i Chakra “bassi” sono fondamentali, e che il corretto sviluppo di ogni Chakra, anche di quelli “inferiori”, è connesso a quello di tutti gli altri.
Del resto, l’Energia corporale deve ciclicamente fluire dall’alto al basso e viceversa. L’iconografia indiana dei Chakra, infatti, è rappresentata anche da due serpi che spiraleggiano intorno alla spina dorsale, a simboleggiare la costante ascensione e discensione delle energie lungo il corpo.
Gli organi e le parti del corpo direttamente influenzati dal settimo Chakra sono:
Il sistema nervoso centrale, il sistema osseo e la pelle tutta.
La ghiandola associata al sesto Chakra è la ghiandola pituitaria o ipofisi.
Le difunzioni energetiche di questo Chakra:
Comportano, sotto l’aspeto fisico, disfunzioni e problemi alla pelle ed alle ossa. Comportano, inoltre, un’estrema sensibilità alla luce ed al suono, nonchè ad uno stato di costante spossatezza fisica.
Sotto il profilo emozionale e caratteriale,il disequilibrio del settimo Chakra si manifesta con una chiusura in se stessi, una perdita della convinzione nel significato dell’esistenza, una perdita di entusiasmo. Si tratta, in altri termini, del lato oscuro e delle difficoltà relative alle “illuminazioni” positive che si ottengono con la liberazione e l’alimentazione delle energie del settimo Chakra. Vi è anche il rischio che la mancata comprensione ed accettazione dei cambiamenti,conseguenti al risveglio spirituale, determini uno spiacevole rigetto da parte dlle persone della propria vita.
Il Sacramento correlato al settimo Chakra è l’Estrema Unzione…
Ma come, devo fare tutta questa evoluzione per tirare le cuoia?
No, il collegamento è figurato. Non è che sviluppare il settimo Chakra significa morire… al massimo significa comprendere in una luce nuova – e più rasserenante- il senso della morte nello schema della vita. Poi significa troncare il precedente rapporto con il mondo per acquisirne uno nuovo, e significa far morire il vecchio sè (l’ego) legato al passato ed ai suoi problemi, e farne rinascere uno nuovo che apprezza serenamente il momento presente, e lo vive nella sua sacralità e nella sua capacità di portare infinita sorpresa e gioia.
Ed è arrivato il momento di scrivere che…
Il grande messaggio/rivelazione spirituale connessa al settimo Chakra è:
“Vivi sempre nel momento presente”
Il settimo Chakra, la nostra antenna!
E ricerca la sacralità di tutto ciò che ti circonda, e di tutto ciò che fai. Concludi le tue azioni, le tue situazioni e le tue questioni. Approfitta del present eper sciogliere dubbi, ansie, paure e risentimenti. Perdonati e perdona. Ricorda che l’eventuale crisi dell’anima finirà e vi sarà unagrande e purificatrice alba.
Quando l’energia di Sahasrara è prorompente si è:
Squilibrati nell’espressione della libidine sessuale, passando da grande passionalità a distacco in modo brusco ed alterno. Si prova un senso di frustrazione per l’incapacità di raggiungere alti potenziali e si è vittima di frequenti emicranie.
Quando l’energia è carente si è:
Come accennato, in stato catatonico, chiusi in se stessi ed incapaci di lasciarsi andare all’entusiasmo ed alla gioia. Altro effetto negativo è la forte staticità ed indecisione.
Quando l’energia del settimo Chakra è in equilibrio e ben gestita si è:
Non più impauriti della morte e consapevoli della propria sostanziale immortalità, capaci di distinguere le comunicazioni della mente cosciente e dell’inconscio, capaci di realizzare miracoli che sfidano le leggi della natura e della fisica.
Per concludere, ti presento, come esercizi del settimo Chakra, ti presento le canoniche domande/riflessioni.
Eccole:
Quali domande ti chiedi per esplorare il senso profondo della tua vita?
Quali paure hai in connessione con la conoscenza di Dio?
Credi che avere una consapevolezza spirituale superiore alla media, oppure l’essere su un percorso di ricerca, ti rendano diverso dagli altri? Se sì come?
Hai mai sperato o pensato di diventare veramente puro/sano/pulito?
Hai mai desiderato di avere una conoscenza ed un contatto con la divinità diversi e più profondi di come li hai ora?
Hai bisogno di aiuti od intermediari per connetterti all’energia cosmica?
Trascorri molto tempo pensando e soffrendo per avvenimenti passati?
