Un motivo ricorrente nella letteratura sulla crescita personale e nel coaching è che la conoscenza è potere. Si tratta di un’affermazione parzialmente vera, la conoscenza, in particolare nei campi della vita che vorremmo migliorare, è importantissima. Quello che però fa la vera differenza sono:
l’attitudine e la propensione all’azione.
Non è la prima volta che su queste pagine ci si sofferma sull’importanza di agire e di non procrastinare, e di non investire tempo, risorse e creatività nelle scuse. Cosa che, purtroppo, in molti fanno. Cioè, usano la loro ingegnosità per creare degli alibi inattaccabili, per trovare i motivi per cui è giusto e corretto che non inizino un progetto nuovo, che non affrontino l’apprendimento di qualcosa di difficile. Ovviamente, una delle molle che li spinge è la paura di fallire e di sbagliare… ma per non fallire e sbagliare si condannano ad un’inazione ed ad una stagnazione che sono peggiori di qualsiasi fallimento.
Prima scrivevo di attitudine. Questa è importante, ed è un supporto ideale alla propensione all’azione, pur essendo distinta da quest’ ultima.
L’attitudine di cui scrivo è sinonimo di ottimismo e positività. Occorre trovare in sè la forza di superare gli ostacoli, di guardare ai problemi ed ai conflitti di relazione da un’altra prospettiva, occorre volere esprimere forza vitale, energia e innovazione, occorre vedere soluzioni dove altri vedono problemi. Ultima in questa lista, ma sicuramente non come ordine di importanza, vi è la capacità di assumersi le responsabilità, sia per il positivo che per il negativo che si è sperimentato nella vita (anche se “creato” è un termine più corretto, considerata la responsabilità per gli eventi).
Solo così la conoscenza e l’intelligenza sono veramente messe a frutto.
La vera differenza nel raggiungere la felicità ed il successo (clicca su ciascuno di questi paroloni per profonde riflessioni sul loro significato) la fa proprio l’attitudine nel senso sopra inteso.
Una grande intelligenza, il genio, se preferisci, non sono niente se l’unico dispendio che offrono, l’ unico “regalo” che fanno a chi le possiede ed al mondo è un vano parlare, un vano teorizzare e, appunto, un dannoso elaborare scuse per l’inazione.
Molto meglio una mente modesta od un’intelligenza non elastica messe umilmente e con costanza a frutto. Il mondo è pieno di esempi di persone che, in teoria, partivano con mezzi intellettivi “limitati”, ma che si sono rivelati innovatori, e”di successo”.
Foto di Wokandapix