Eccoci al secondo articolo della sfida (clicca qui per saperne di più), ed ancora con un articolo dal taglio strettamente pratico, con tecniche che potrebbero essere qualificate come manipolatorie… ma che semplicemente sono un po’ scaltre.Come chiedere un favore può sembrare un argomento sul quale non vi sia molto da dire, ma non è così. Spesso le persone, anche relativamente vicine, possono avere mille motivi (a volte anche inconsistenti) per negarci un aiuto che a loro costerebbe poco, ma che potrebbe darci una buona spinta verso il raggiungimento dei nostri obiettivi.
Non ti fornirò specifiche frasi per chiedere un favore, ma consigli un po più generali, sicuramente validi. Alcuni dovrebbero essere considerati se si è in dubbio sul come chiedere un favore al capo.
Vediamo quali sono queste perle nella neonata arte del chiedere i favori:
Fattore tempo
Quale è il momento migliore per chiedere un favore? Dovresti chiedere favori in un momento ravvicinato rispetto al quando hai bisogno dell’aiuto, oppure con quanto più anticipo possibile?
Sicuramente è meglio chiedere il favore quando la sua concreta attuazione è il più possibile lontana nel futuro.
Quando l’evento è prossimo, l’ansia derivata dalla concretezza del favore da prestare diviene più grande, e con essa la possibilità del diniego.
Se ti dovessi trovare a chiedere un favore la cui realizzazione è attesa molto a breve, sarebbe meglio, allora, rivolgersi ad una persona che non ha molti impegni o scadenze in quel momento.
Reciprocità
Ti sei domandato perchè i gruppi religiosi o le associazioni di beneficienza offrono piccoli regali ai passanti? Sanno che la maggioranza delle persone che riceve un regalino si sentirà obbligata a fare una piccola donazione. Una parte di noi sa che non siamo obbligati, ma se non ricambiamo potremmo sentirci un po’ a disagio.
Se qualcuno ci da qualcosa, ci sentiamo spesso indebitati verso quella persona.
Quindi, se offri qualcosa, qualunque cosa, alla persona cui vuoi chiedere un favore, avrai più facilità ad ottenere il favore.
L’apatia del pubblico
Diversi studi psicologici hanno dimostrato che al crescere del numero di un guppo di curiosi, la percentuale di persone che offriva un aiuto effettivo diminuiva. L’effetto è stato battezzato “effetto del passante” o “diffusione della responsabilità”.
Questo stesso effetto si riproduce anche al di fuori del classico caso di un incidente in un luogo pubblico.
Se vuoi che qualcuno faccia qualcosa per te, sii chiaro nel rendergli noto che non hai altri a cui rivolgerti.
Se il “bersaglio” comprende che hai altre persone a cui rivolgerti, sarà più facile per lui pensare che non gli tocca essere il “buon samaritano”, perchè la sua responsabilità sarà diminuita e non avrà alcun tipo di rimorso morale nel negarti il favore.
L’umore
Sarebbe meglio chiedere un favore ad una persona già di buon umore?
Non necessariamente.
Una persona di buon umore potrebbe avere il sano egoismo da volere rimanere nello stato positivo in cui già si trova.
Ne chiedere favori in questi casi bisogna, dunque, fare presente alla persona felice che otterrà dei benefici specifici se eseguisse la richiesta, fosse anche solo sentirsi bene per avere aiutato un amico con pochi sacrifici.
Alcuni studi avrebbero dimostrato anche che, al contrario, le persone di peggior umore (non adirate, però, attenzione!) potrebbero essere più proclivi a fare favori, poichè il fatto stesso di farli dovrebbe farli sentire, istintivamente, meglio.
Come idea valida in ogni caso, bisogna tenere presente che la persona a cui si chiede il favore deve comprendere che la condotta da lui richiesta è eseguibile senza troppi sforzi e che, eseguito il favore, avrà dei benefici.
Foto di rawpixel