Crescita personale Efficienza

Tendere al significato della vita come via per la Libertà

meditazione, crescita spirituale e personale, sviluppo lavorativo, migliorare la carriera
camminare decisi attraversando il velo delle illusioni
Scritto da Alexander

Se non conosci il tuo scopo più vero e profondo, è naturale che non spenderai molto del tuo tempo (libero e lavorativo) nel perseguirlo.

E se non spendi la gran parte del tuo tempo a perseguire il tuo scopo, in particolare il tempo lavorativo, cosa farai?

All’ incirca tre cose:

1)Lavorare per i tuoi bisogni; 2)Lavorare per i bisogni di altri; 3)Lavorare per le ambizioni altrui.

Se non conosci bene il tuo scopo profondo, nella migliore delle ipotesi, il tuo lavoro sarà dedicato al perseguimento dei tuoi bisogni; e questo, molto probabilmente, potrebbe trasformarsi nel lavorare a servizio della tua avidità; una prospettiva non rosea, direi. Ammetterai che sperperare la tua vita lavorativa in questo modo non è una prospettiva allettante. Se non mi credi sulla parola, prova a lavorare in questo modo per una ventina d’anni, poi constata quello che il guscio vuoto che ti fissa dallo specchio ti comunicherà.

Se ed in quanto lavorerai con/per altre persone, spenderai moltissimo tempo a soddisfare l’avidità ed i bisogni di altri: il tuo capo, i tuoi clienti, investitori, e così via. E questa piaga potrebbe estendersi anche al tempo libero, “lavorerai” per soddisfare i bisogni di chi pubblicizza cose in TV e ti vuole fare comprare cose. No, non si tratta di una prospettiva interessante, anche se potresti avere qualche contentino dai tuoi “benefattori”, come la possibilità di lavorare a qualche progetto un poco più edificante del normale, o qualche finto bonus di qualche tipo.

Si tratta, insomma, del tipo di vita che ti costringe a fermarti, alzarti ed urlare: “Che senso ha tutto ciò??”

Purtroppo, però, avresti molti sguardi vuoti, da automa, come unica risposta.

Se va bene, potresti avere la fortuna di lavorare con/per qualcuno che abbia uno scopo chiaro, ben determinato e che arricchisca in modo concreto il pianeta. Ma se non conosci bene il tuo scopo, è molto difficile che tu riesca a scegliere di lavorare con/per qualcuno che abbia uno scopo determinato e compatibile con il tuo, se non per puro caso. E’ molto più facile che tu finisca per lavorare duro ad un obiettivo che non è il tuo, né che è compatibile con il tuo. Per esempio, se lavori come militare, ed hai una vaga idea di una qualche nobile missione da compiere, potresti essere assegnato a dei compiti o missioni che ti allontanano dalla realizzazione del tuo scopo nobile.

Sarebbe una grande realizzazione lo spendere una vita lavorando allontanandosi dai propri scopi profondi? Ne dubito, forse è un percorso accettabile per qualcuno che non è molto interessato a pensare molto- altri si incaricheranno di effettuare l’attività pensante al suo posto (ed a raccogliere i frutti materiali e non del suo agire meccanizzato senza anima e pensiero).

Insomma, se non conosci il tuo scopo profondo, il senso della tua vita, le tue vere ambizioni, come finirai? Meglio essere chiari e brutali: finirai posseduto. La tua vita sarà di proprietà d’altri. Se non conosci le tue finalità ed ambizioni, altri ti utilizzeranno per raggiungere le proprie, di finalità ed ambizioni. I giganti della pubblicità spendono miliardi ogni anno per convincerci a fare delle cose.

L’azienda per cui lavori, od anche i tuoi clienti, hanno anche la tendenza a volerti controllare ed a possederti. E come potresti opporti? Se non hai un’idea migliore e chiara da opporre? Meglio trovarsi un lavoretto, rendere contento qualche cliente, se va bene, e comprare qualche sciocchezza, no? Ciò è quello che molti altri tendono a programmare per noi. Questo sembra essere quello che in molti scelgono di fare… meglio saltare sul carrozzone, sembra la scelta più sicura, del resto.

Ma è veramente il piano che vuoi seguire?

Sì?! Ok, grazie. La lettura è finita.

Ah, stai ancora leggendo?

Benvenuto, allora, nel club di chi vuole vivere secondo scopi, ambizioni ed ideali.

Se sei qualcuno che già conosce – almeno per grandi linee- il proprio ideale ed obiettivo, allora saprai che la cosa principale che manca dal greve quadro di vita delineato sopra è una:

La Libertà.

Se non scegli il tuo scopo, uno scopo ti sarà dato da altri. Rinunci alla tua libertà. Quello che mantieni è, al massimo, una illusione di essere libero: potrai scegliere le operazioni di basso livello della vita quotidiana (come le operazioni di routine di un computer), ma avrai perso una delle più grandi libertà, quella di domandarti “quale è lo scopo ed il significato della mia vita?” se consenti ad altri di rispondere, o di provare a rispondere, a queste domande, allora sei posseduto. E forse sarai in comproprietà di molti: pubblicità, datori di lavoro, clienti, amici, condizionamenti sociali, colleghi, ecc… ognuno contribuirà con una piccola parte della domanda, e delle risposte, eccetto te. Ti aggroviglierai in una vita redatta da una chiassosa squadra di biografi, che non hai nemmeno incontrato, a volte.

Se, invece, conosci il tuo scopo e le tue ambizioni, ed ogni giorno vivi con cognizione di causa nella loro luce, sei libero.

Nessuno detiene la maggioranza della TE s.p.a. . Ed anche se sei un impiegato, ti vivi e ti vedi, comunque, come il tuo boss. Vivi veramente la tua vita, ed anche se qualcuno ha una certa autorità su di te, in certi momenti, sei sempre concentrato su ciò che puoi controllare e migliorare, ti assumi le tue responsabilità, e non ti scoraggi o lamenti per ciò che ti domina. E così facendo, indipendentemente dalla tua posizione, diventerai un vero trascinatore e capo. Sei un capo perché conosci la tua vera meta. Le tue circostanze potranno essere avverse o cambiare (tutto cambia, costantemente) ma la tua bussola sarà chiaramente puntata sul tuo polo nord. Potrai essere nel caso più totale, ma terrai sempre fermo il timone, sarai sereno e certo quando nessuno intorno a te lo è. Non importa la tua qualifica, quando hai chiaro lo scopo sei un leader. Se non hai uno scopo sei una risorsa consumabile e fungibile.

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Quando scegli il tipo di lavoro che fai con consapevolezza, scegli ciò che è più in consonanza con i tuoi scopi. Le tue azioni giornaliere sono, sempre, la risposta alla domanda “quale è lo scopo ed il significato della mia vita?” Continuerai ad essere bombardato da messaggi di varia intensità da parte di altri che ti vogliono possedere, ma queste voci diventeranno solo un rumore di sottofondo che non ha alcun potere di scuoterti e di farti virare. Quelle voci saranno le onde del mare in tempesta quando tu sei a 300 mt di profondità (per richiamare un paragone che si fa spesso con riferimento alla meditazione).

Conoscendo i tuoi veri obiettivi, i tuoi veri scopi ed i tuoi significati, sarai in acque profonde dove le acque mosse della politica e del pettegolezzo – che è la stessa cosa, e veniamo alla nocività dei “media– non ti scuotono. La tua fiducia, la tua fede e la tua sicurezza derivano dal tuo scopo, non da religione o governi.

Se non vivi per uno scopo… se non vivi CON scopo, non sei nemmeno in grado di porti obiettivi minimamente significativi. Ed anche quando credi di essere attivo ed efficiente, in realtà, per quali fini stai faticando? Semplice: per quelli derivanti dai condizionamenti precedenti che hai subito, in altri termini: vengono da terzi.

Puoi seriamente decidere di comprarti “lamacchina” nuova e la casa; ma senza una scelta consapevole, questi obiettivi non sono i tuoi, ma del colosso automobilistico e della banca (a proposito, quando fai il mutuo compri un debito e non una casa-ma questo è un’altro discorso- e grazie giornali per ricordarci ogni tanto che con 1.8 auto per famiglia siamo in crisi perchè si vendono poche auto).

E se vuoi avanzare in carriera? Sei sicuro di essere tu a volerlo? Forse sì, ma sei in buona compagnia, con tutte le aziende che guadagneranno dalla tua capacità di spesa maggiorata, per esempio. Allora, di chi sono veramente gli obiettivi per cui ti stai dissanguando? Certo, penserai di volerli veramente. Ma ti è stato insegnato a volerlo dai tuoi proprietari, molto probabilmente.

E per liberarti dal dover lavorare per gli obiettivi dei tuoi padroni, non puoi fare altro che conoscere bene i tuoi, di obiettivi. Ciò significa che devi liberarti la testa di centinaia di condizionamenti, devi scendere ai trecento metri di profondità dove le acque sono veramente imperturbabili, e dove puoi capire, o ricordarti, chi sei veramente. Quando arrivi a quel livello la confusione superficiale si dissolve, e puoi finalmente ascoltarti bene. Devi spremere il tuo cervello come una spugna, per scolare via la voce dei vari padroni. Le voci dei padroni le riconosci presto, sono quelle che ad un qualche livello ti fanno sentire debole ed impaurito. Se insisti, la tua vera voce troverà la forza di affermarsi. Ricorderai il vero motivo per cui sei qui, e sentirai l’energia della passione che il fare ciò ti può dare.

Poi, il difficile diventa ascoltare questa voce interiore, e, soprattutto, fidarsi di essa. È molto più facile fidarsi dei padroni, perché sono così tanti e sembrano così sicuri. La tua voce interiore è molto più sottile, ma se la lasci condurti, piuttosto che lasciare il mondo esterno fare ciò, capirai il tuo vero scopo, e tutto diventerà fonte di maggiore realizzazione.

E sarai finalmente libero.

Se l’articolo ti ha colpito, assicurati di leggere anche “Come trarre qualche lezione dalla mancanza di lavoro”, “La pensione è qualcosa a cui anelare?” oltre agli articoli a cui si rimanda nel corso dell’articolo.

crescita personale, legge di attrazione e miglioramento, migliorare la propria vita

Avere la forza di uscire dalle autostrade costruite per noi…

Foto di Mike WilsonThaddaeus Lim

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2 Comments

  • Ciao Alex,
    molto molto interessante, l’ho letto avidamente constatando alcune conclusioni a cui ero arrivato.
    Altrettanto avidamente ho cercato una risposta che non ho trovato; immagino sia sparpagliata in tutti gli altri articoli 🙂

    • Ciao…

      No, la risposta non c’è. Il titolo, però, non la promette nemmeno:
      Non è “Tendere al significato della vita che ti illustrerò quale è o come trovarlo con certezza, come via per la Libertà”… Non a caso 😉
      Si vuole solo sottolineare l’importanza di trovarlo, o di provare a trovarlo, e come, una volta trovato, oltrechè la felicità possa darci la libertà.
      Grazie del commento 🙂