Crescita personale Efficienza

Focalizzarsi e vincere contro la procrastinazione

procrastinazione significato, procrastinazione patologica
Calcolo spicciolo...
Scritto da Alexander

Sintesi estrema: bisogna focalizzarsi, bisogna concentrarsi sull’essenziale ed eliminare il troppo superfluo. Solo così si possono raggiungere i risultati sperati, piccoli o grandi che siano, e smettere la procrastinazione patologica.

Come farlo? Un punto essenziale per iniziare potrebbe essere la cosiddetta “Efficienza paretiana”. Questa prende il nome da un nostro illustre connazionale, economista e sociologo, vissuto più di cento anni fa, Vilfredo Pareto. Egli è tra i personaggi più citati nella letteratura della crescita personale. La sua grande scoperta, questa “Efficienza”, ispirata dalla produzione di alcune piante del suo orto, è che in moltissimi campi vale un rapporto di 80% a 20%. Per esempio: l’80% del reddito è distribuito tra il 20% della popolazione, l’80% dei risultati è dovuto al 20% degli sforzi, e così via.

Portando il concetto alla focalizzazione ed alle strategie nelle nostre scelte, ne consegue che il 20% dei nostri sforzi potrebbe produrre l’80% dei risultati.

Si tratta di qualcosa di simile a ciò che era sostenuto in “Guadagnare 10.000 Euro in un’ora”, nel quale si consigliava di cominciare a mettersi nell’ottica di guadagnare cifre sempre maggiori con un minor numero di sforzi.

Solo con la coltivazione delle capacità di focalizzazione e concentrazione possiamo essere capaci di individuare quale sia il nostro 20% magico, produttivo dei migliori risultati, e poi di perseguire costantemente l’esecuzione di questo 20%. Succede, purtroppo, che anche sapendo cosa bisogna fare per essere più efficienti o felici, lo si rimandi, si trovino scuse per non farlo e per “non rischiare”.

Queste scuse sono quasi sempre originate da paure varie, quindi ti consiglio di leggere il precedente articolo con i consigli su come vincere le paure. Altre volte, invece, le nostre procrastinazioni, ed il nostro NON affrontare le poche cose semplici che sappiamo che dovremmo fare, sono causate da stupidi vizi ed abitudini che poniamo in essere in modo automatico ed inconsapevole.

Un esempio di abitudini deleterie ed apparentemente innocue, mi scusino i lettori di vecchia data per la ripetizione, sono i social network, le email ed il nuovo arrivato whatsup. Per non parlare, poi dei vizi come il fumo o l’eccesso di alcol.

Questi ultimi sono i grandi distrattori, che ci danno l’illusione di potere dimenticare problemi e frustrazioni, e di potere riempire il tempo con qualcosa. Senza sapere che sarebbe molto meglio non fare NULLA piuttosto che rovinarsi la salute e la socialità, oltre a tanto altro, con i vizi.

Tornando, invece, alle distrazioni tecnologiche, non posso che sottolineare l’estrema importanza, per migliorare la propria vita, non procrastinare e fare le cose che sappiamo di volere e dovere fare, di fare una drastica riduzione dell’utilizzo di facebook e delle email.

Adesso,

non dalla settimana prossima o da domani, progetta una riduzione del tuo utilizzo di facebook. Lo controlli 3 volte al giorno per un tempo più o meno indefinito? Imponiti di controllarlo 2 volte per massimo 30 minuti.

Per le email, le quali sono ancora più dannose perchè hanno l’apparenza di essere una cosa più seria, in qualche modo relazionata al lavoro, vale lo stesso consiglio. Le controlli ogni volta che ti gira, o che credi che vi sia un’emergenza (lo credi tu perchè ti fa comodo crederlo)? Imponiti di farlo solo un paio di volte al giorno, o meno, e per un tempo limitato.

Sembrerà strano, ma regolamentando anche solo queste piccole cose la qualità della vita migliora di molto.

Ovvio, non migliora solo perché dedichi una o due ore in meno a fare cose sostanzialmente inutili, ma perché cominci a percepire il piacere di cosa significa controllare le proprie attività e regolare i propri sforzi. Cominci a sentire cosa significhi controllare gli automatismi, ad essere più consapevole anche delle azioni piccole ed apparentemente insignificanti. Stare attenti a queste trappole tecnologiche è, insomma, il primo passo per fare decisioni più rilevanti, ed un passo finale per avere già molto più tempo a disposizione.

Scrivevo all’inizio che è necessaria la focalizzazione? Bene, lo confermo. Quando cominci a tagliare le sciocchezze ed ad approcciare le tue attività con il metro severo del “E’ veramente utile/benefico/produttivo/divertente?”, cominci a tagliare tante altre attività superflue, e cominci a migliorare nel concentrarti sull’affrontare un problema e fare il necessario per risolverlo, così come cominci a considerare un passo importante (come un trasferimento) ed a soppesare in modo rapido e responsabile i “pro” e “contro” ed, infine, ad agire, senza se e ma.

Altre armi per aumentare la concentrazione e la focalizzazione? Le liste degli impegni e l’eliminazione radicale del consumo di media, ma quest’ultima tecnica richiederà un’articolo apposito…

Se l’argomento ti interessa, non perdere “Il Minimalismo del fare”.

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Calcolo spicciolo…

foto di stevepb

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